Con “The Wolverine”, sua ultima opera, James Mangold ha voluto esplorare un’altra fetta dell’universo dell’eroe Marvel. Il regista ha commentato cosi il film, tentando di dare una spiegazione sullo sviluppo ambientale: “Possiamo collocarlo dopo “X-Men 3” ma non è un sequel. Ho creduto nell’importanza dell’inserire Wolverine in un contesto completamente diverso, distaccato anche dai suoi colleghi. Al momento non ha uno scopo, è un vero e proprio Ronin, un soldato che non ha più da fare perché la guerra è finita. Molti interrogativi si affacciano nella sua mente e sarà bellissimo esplorarli. Poi arriva il Giappone, dove verrà richiamato da una vecchia amicizia. Li accadrà di tutto”.